Moncalieri, 30 gennaio 2015
L'intelligenza degli elettori
Ieri sera sentivo, seguendo “Servizio pubblico”, dissertare sull'intelligenza degli elettori; naturalmente i presenti si guardavano bene ( politically correct) di attribuire agli elettori della parte avversa il titolo di cretini ( cosa peraltro fatta da Silvio Berlusconi, con riferimento agli elettori di sinistra. Io penso, come è logico anche se politically incorrect, che ogni elettorato abbia la sua quota di persone di scarsa intelligenza come pure la sua quota di persone di alta capacità intellettiva.
Forse ogni tanto a qualche esponente politico fa comodo rivolgersi ai suoi elettori che non capiscono bene gli argomenti o, forse, che non vogliono capire. Solo così è spiegabile la strana argomentazione, comune a F.I. e al C.D., per l'elezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica. In sintesi essi dicono che Mattarella ha tutte le caratteristiche per essere un ottimo Presidente, ma che non va votato perché Renzi ha utilizzato un procedimento scorretto per proporlo: ci siamo offesi e quindi non votiamo Mattarella.
Tutto bene, se questi stessi personaggi ad ogni piè sospinto non proclamassero la loro ferma decisione di mettere il bene del paese al di sopra di ogni altro interesse. Ora, mi pare che al paese non interessi tanto il risentimento, personale o di partito, di questo o di quello, ma di avere un buon Presidente, che lo rappresenti degnamente e con capacità. Nessuno nega a Mattarella di possedere queste doti ed allora quelli che di fatto lo boicottano o non hanno loro un'alta capacità intellettiva o, più probabile, antepongono agli interessi del paese altri interessi assai meno nobili.
Ma molti Italiani continuano ad offrire il loro apprezzamento ad un pregiudicato che ha come suo interesse primario di aumentare la sua spropositata fortuna personale...
Pietro Immordino
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